Ed anche quest’anno in preda del mio attacco di sadomasochismo come non mai, ho deciso di vedere Sanremo, arrivato alla 63° edizione e affidato nelle mani di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
La formula di quest’anno di Sanremo è cambiata: 14 big che si esibiscono in due canzoni diverse, 7 di loro si esibiranno nella prima serata e sono Marco Mengoni, noto anche come il cantante più eterosessuale del festival, Raphael Gualazzi ex Aristogatto, Daniele Silvestri, Simona Molinari & Peter Cincotti, Marta sui Tubi, Maria Nazionale (prima o poi questa me la spiegheranno)… e Chiara Galiazzo, la vincitrice di X-factor (visto che giustamente Fazio aveva detto che non ci sarebbero stati vincitori di reality…) (“la coerenza innanzitutto”, come direbbe la mia amica Anna Mobbene).
Il regolamento quest’anno ha qualcosa di diabolico.
Allora andando con disordine:
I big presentano due canzoni ma solo una delle due canzoni presentate continuerà la gara e a deciderlo il televoto e la Giuria della Stampa (al massimo due giornalisti accreditati per testata – quotidiani, stampa periodica, web, radio e televisioni private – che potranno anche essere diversi in ciascuna delle serate di votazione), ciascuno con un peso del 50%.
A ‘proclamare’ la canzone che passa il turno saliranno sul palco dei ‘presenters’: il primo ad avere questo onore/onere è Marco Alemanno, compagno di Lucio Dalla, ricordato così all’Ariston dove l’anno scorso accompagnò Pierdavide Carone. A lui il compito di informare Mengoni sulla canzone che ha superato il turno. A seguire, Ilaria D’Amico e Valeria Bilello per Daniele Silvestri, la tennista Flavia Pennetta per Molinari e Cincotti, Benedetta e Cristina Parodi per i Marta sui Tubi, Vincenzo Montella per Maria Nazionale e il pallanuotista Stefano Tempesti per Chiara…
E finalmente si parte, partono l’anteprima di Sanremo e la prima marchetta pubblicitaria della Golia Active Plus.
Ed ecco Fazio che inizia con l’omaggio a Giuseppe Verdi, con il Va Pensiero (“va pensiero sull’ali d’orate“… e comunque alcune delle coriste sembrano le future vittime di un film di Dario Argento) eseguito dal Coro dell’Arena di Verona.
E poi eccola, Luciana Littizzetto in un cocchio stile Cenerantola, battutaccia pronta come al solito; la trovo adorabile e deliziosamente volgare al punto giusto. Fazio spiega di nuovo il diabolico regolamento, e dopo la pubblicità si parte con la gara, primo dei big ad esibirsi sarà Marco Mengoni, noto anche come il cantante più eterosessuale del festival, con L’Essenziale… la canzone è una ballata niente di eccezionale anzi direi un poco sottotono, niente di che insomma lui anche troppo contenuto: il secondo pezzo ha il titolo di Bellissimo e se non ricordo male è della Nannini con Pacifico, va un pochino meglio ma è abbastanza anonima anche questa… forse con un arrangiamento diverso e cantata dalla Nannini sarebbe stata meglio.
Attimo emozionante arriva Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla che lo ricorda sul palco e annuncia che la canzone che passa il turno è L’Essenziale (cioè la peggiore delle due).
Arriva sul palco l’Aristogatto Raphael Gualazzi e si fa musica sul serio il primo pezzo Senza Ritegno ricorda un po’ Sergio Caputo, carina ma decisamente poco sanremese, a seguire il pezzo Sai (ci basta un sogno) anche questa poco sanremese e molto di pianobar, e tocca a Ilaria D’Amico dire quale delle due canzoni passa il turno. La seconda passa il turno ed infatti è la preferita dell’Aristogatto, riparte la pubblicità ed io mi munisco dei conforti caffeinici.
Attimo volgar/comico con Luciana Littizzetto che con Felix Baumgartner si presenta con un abito violetto e il rumore delle grattate in sala arrivano fino a qui.
La gara prosegue, arriva ora Daniele Silvestri, con A Bocca Chiusa è la prima canzone un po’romanesca, furbetta e anche lui poco Sanremese, la seconda canzone invece è Il Bisogno di te dove ci si ritrova il Daniele Silvestri stile Paranza/Salirò o anche la Famosa Y10 Bordò, popparolo e stonatino… e passa la prima delle due canzoni. La seconda invece sarà uno dei prossimi tormentoni.
Eccoci di nuovo in gara con Simona Molinari e Peter Cincotti che presentano Dr. Jeckill & Mr. Hide, un pezzo molto carino anni 60 (è la prima canzone del duo), mentre La Felicità è il secondo pezzo semi-jazzato-boogie boogie, poco sanremese ma tutto sommato divertente, peccato che ricordi Vengo anche io no tu no. La tennista Flavia Pennetta annuncia quale delle due canzoni passa il turno e vengo anche io no tu no 2013 passa il turno.
Attimo Crozza… che si presenta come Silvio B.: volano un paio di pirla in sala… e una parte del pubblico lo fa nero e Fazio interviene… Cozzo è un po’ sottotono, non lo salva neanche l’imitazione di Bersani alla Paolo Conte, anzi credo che domani Paolo conte se lo mangia.
Intervento troppo lungo ed alla fine anche un po’ noiosetto a dire il vero.
Scusate mi ero addormentato, ricomincia la gara musicale con il gruppo musicale dei Marta Sui Tubi, i probabili outsider del featival, il pezzo si chiama Dispari, molto poco sanremese e zeppa di citazioni: si, sono decisamente gli outsider del festival. La seconda canzone che il gruppo presenta si intitola Vorrei, la voce del cantante non è al massimo e credo che il pubblico li abbia graditi molto poco. Le sorelle Parodi sono abbinate a Marta Sui tubi… e a me viene da ridere… le sorelle Parodi… e a seguire la Tatangela, il bagno mi chiama…URGENTEMENTE.
Passa il turno la canzone Vorrei.
Intermezzo gay, arrivano Stefano e Federico, i due protagonisti del video di cui si è tanto parlato sul web, hanno avuto lo spazio promesso nel corso della prima serata della kermesse. Ma il tanto chiacchierato sfioramento di labbra non è arrivato. I due giovani all’Ariston hanno replicato il video di Youtube (pubblicato da Repubblica) in cui, seduti l’uno accanto all’altro, annunciano il loro matrimonio, il 14 febbraio a New York. Tutto identico tranne il finale. Se la clip originale, infatti, si conclude con un bacio, a Sanremo questo è stato tagliato… perchè?
Arriva Maria Nazionale, uno dei veri misteri di questo festival. Parte con il primo pezzo Quando non parlo firmato Enzo Gragnaniello e finalmente si fa vivo il mitico Peppe Vessicchio, vera istituzione del festival: si parte per Napoli. La seconda canzone è firmata Avion Travel, E’ Colpa mia… si ci credo.
Arriva sul palco Vincenzo Montella e passa la seconda canzone.
Arriva sul palco di Sanremo Toto Cutugno… premio alla carriera, intervista, sbadiglio assicurato e raglia, ehm canta L’Italiano accompagnato dal coro russo, ed essendo stato in Russia ho trovato i suoi cd nei negozi russi insieme ai Ricchi E Poveri purtroppo vi confermo che da quelle parti sono delle vere superstar… a seguire sviolinata e canzone russa. Mi sorge il dubbio che la Oxa alla fine avesse ragione.
A seguire spottone cutugnesco sulla prossima fiction targata Rai su Domenico Modugno… quasi quasi rimpiango i Maya.
Arriva finalmente Chiara, la vincitrice del reality di X-Factor, momento molto atteso, L’eperienza dell’amore è il primo pezzo made in Tiromancino, bella voce pessimo vestito ricorda un po’ il Mago Galbusera e la canzone è un po’anonima. Il secondo pezzo è il Futuro che Sarà… pezzo Baustelle… che ricorda un incrocio tra Piazzolla ed il remix della Ruggiero di Vacanze Romane. E il portiere della squadra di pallanuoto è incaricato di dire quale canzone passa. Passa il turno Vacanze Romane 2013.
E per stasera è tutto.