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Sanremo 2011, 3a serata: La Sorpresa

Come ogni Sanremo che si rispetti, segnato dalle varie polemiche, vorrei però segnalare un paio di cose: l’altro ieri Belen ha massacrato la canzone Malo di BeBe. Anche se a me non piace quella canzone ho scoperto che ha un messaggio preciso: una canzone che parla di una risposta alla terribile violenza domestica, da parte di una donna all’uomo che la maltratta, resa sul palco da Belen come una sculettata terribile. Io lo spagnolo non lo conosco ma lei si.

E sempre in questi giorni è accesa la polemica tra Rudi Zerbi ex-presidente della Sony Music Italia e Giusy Ferreri: lei lo accusa di non avere avuto mai fiducia in lei come cantautrice (e come dargli torto), e anche del flop del suo disco di cover (veramente orribile); lui, d’altra parte, fa notare che i pezzi migliori (quali?) della Giusy sono stati scritti da Tiziano Ferro!

Comunque vedremo come andrà a finire solo dopo il risultato delle vendite del nuovo cd dell’ex-cassiera dell’Esselunga; in ogni caso mi fanno sapere che il posto di cassiera è ancora vacante…

Ma torniamo a noi e la terza serata di Sanremo.
Si parte subito con l’elenco e gli highlights degli eliminati, e con la scenetta finto lesbo tra le ormai sempre più famose “Fighe di Legno” che accompagnano Sbadiglio Morandi; ecco arrivare sul palco Luca & Paolo, speriamo che facciano meglio di ieri sera.
Simpatico l’omaggio a Gaber, peccato che si intrometta Sbadiglio.

Stasera serata speciale Nata per Unire: ogni artista canta una canzone speciale legata alla storia italiana. Si comincia subito con Davide Van Der Sfroos alle prese con il De Gregori di Viva L’Italia: tocca dire che finalmente si capisce quello che dice, e ciò la rende una bella versione, molto ModenaCity Ramblers.
Arriva la siura Tatangela alle prese con Mamma, terribile l’arrangiamento similtango ma bella la voce della Siura: è stata molto brava non me lo aspettavo.

Anna Oxa alle prese con O’sole mio, arriva in scena in pieno stile Avatar. Vorrei fare una petizione per farle cambiare parrucchiere: la Oxa è una bellissima donna ma è conciata in maniera orribile, e come al solito non si capisce quasi una cippa quando canta… niente da fare.

Eccolo dopo la Oxa arriva Albano il Guttalax Umano e non si smentisce: nelle sue intenzioni era rifare il Va Pensiero dal Nabucco, che dopo la versione di Albano si chiamerà per forza di cose Bacucco; fortunatamente sul palco è accompagnato da un tenore e un soprano che hanno quasi completamente coperto la voce del Guttalax Umano, almeno per ora il mio colon è salvo.

Sbadiglio Morandi ritorna a fare quello che molto probabilmente da fare meglio, cantare e rende omaggio a Gianni Bella con la sua Rinascimento, bella la canzone e Morandi rende l’emozione.

Patty Pravo in grande spolvero è alle prese con 1000 lire al mese, canzone che aveva già presentato con scarso successo ad una vecchia edizione di Premiatissima, ed ho paura che anche qui avrà la stessa sorte: carinissimo l’arrangiamento ma poca la voce e ancora qualche problema con la dentiera.

Direttamente dal dimenticatoio con La notte dell’Addio in origine cantata da Iva Zanicchi, viene scelta da Luca Madonia e ne fa una bella versione da brivido con la complicità della conduzione orchestrale di Franco Battiato e rendono giustizia ad una bella canzone dimenticata.

Oh Oh… arriva in scena Giusy Ferreri e sento già il colon che protesta: come rovinare la splendida canzone di Gino Paoli? Facile facendola belare dalla Ferreri, con la sua Sindrome Della Noce Di Cocco Infilata Non Si Sa Bene Dove, assolutamente orribile.

Nathalie alle prese con Il Mio Canto Libero di Lucio Battisti, l’interpretazione misurata della ragazza rende giustizia alla canzone aiutata dalla bella orchestrazione, veramente brava.

Luca Barbarossa + Sgallettata di turno con Addio Mia Bella Addio confermano che l’accoppiata non è stata delle più felici, senza infamia né lode, insomma evitabile.

Arrivano ora i Modà con Emme Marrone alle prese con Here’s to you di Joan Baez ed Ennio Morricone: così-così la versione, ma l’originale è tutta un’altra cosa, manca lo spessore… niente da fare. Fossi stato in loro avrei scelto un’altra canzone, comunque più bravo lui che lei, e consiglio ad Emma qualche lezione di inglese.

Mamma Mia Dammi 100 lire tocca a Max Pezzali stavolta affiancato da Arisa, che si mostra subito a suo agio molto più di Max e lo brucia subito in partenza dimostrandosi più brava di lui. Giustamente lei è una cantante, lui un po’ meno e tocca dire che era bruttarello anche l’arrangiamento.

Al Professore Roberto Vecchioni è toccato O’Sordato ‘nnamorato, e dimostra subito che la classe non è acqua.

Momento Ciclone Benigni, arriva addirittura a cavallo sventolando la bandiera italiana, e si comincia con le battutine, gradevole & incontenibile come al solito si ride e si pensa e ci si commuove.

Ecco che si ricomincia con le canzoni ed arrivano i La Crus sul palco a rendere omaggio a Vittorio de Sica con Parlami d’amore Mariù. Tocca dire che qui Mauro Ermanno Giovanardi gioca in casa, infatti, la canzone era stata interpretata anche da Luigi Tenco, amore da sempre del cantante del gruppo: gradevole la versione e misurata l’interpretazione.
A seguire Tricarico che interpreta L’italiano di Toto Cotugno: svociato e con l’aria di trovarsi sul palco per caso, viene salvato proprio da Toto Cutugno che si trovava a passare lì per caso. Io l’avrei strangolato col filo del microfono… azz è vero i microfoni non hanno più il filo però potrei suggerirne un altro uso per Tricarico…

Ecco arrivare sul palco gli altri giovani di Sanremo, introdotti da Sbadiglio Morandi, la prima ad arrivare è Micaela con Fuoco e CenereSbadiglio prende la toppa della serata e si scorda di presentarla – voce interessante ma la canzone sa di vecchio e sembra un pezzo smesso di Giorgia.

Arriva il truzzo di turno Roberto Amadè alle prese con Come Pioggia: voce incostante peccato la canzone non sembra male, anche se lui sembra Valeria Scanu senza la voce di Marco Carta.

Ecco ora sul palco i nuovi Sonhora… i Btwins con Mi rubi l’amore: inutili come il gruppo che copiano, ma le ragazzine saranno in sollucchero. La canzone è una sequela di luoghi comuni come pochi e i due stonano che è una bellezza, sembrano due Justin Bieberon…terribili.

L’ultimo dei Giovani è Marco Manichini con Tra Tegole e Cielo, bella voce ma canzoncina inoffensiva e romantica… se questi sono i migliori dei giovani non oso pensare quelli che hanno scartato

Segue il solito numero inutile della Belen come riempitivo, in attesa di rimettere in gara i quattro big scartati, due se ne andranno definitivamente e due ritorneranno a gareggiare.

NON ci posso credere ALBAGNO IL GUTTALAX UMANO con Va Pensiero Versione Bacucco vince la serata delle canzoni dell’unità, credo che abbia costretto l’intera Cellino a votare per lui, se no non si spiega.

Intoppo tecnico sui giovani che passano, e si va in pubblicità: io vado di corsa in bagno, l’effetto Albano si fa sentire immediatamente.

Passano il turno Valerio Scanu in Carta, no scusate Roberto Amedè il truzzo e la minorenne Michaela, Marco Manichini e i due Justin Bieberon se ne vanno a casa,

Eccoci di nuovo in gara con i fantastici quattro: AlbaGno, Anna Avatar Oxa, La Tatangela e Patty Kukident Pravo.

Parte per prima la Madame Kukident con il Vento e le rose: niente da fare la canzone è bella ma lei la massacra. A seguire la Tatangela che sta bene in voce, ma la canzone è brutta e su questo non ci si può fare niente.

Albano il Guttalax umano di nuovo con l’orrida Amanda è libera: il colon si ribella, come si suol dire il volo a metà potrebbe essere un meritatissimo tonfo.

Anna Avatar Oxa stupisce in positivo e finalmente si capisce la canzone, molto probabilmente se avesse cantato all’inizio come stasera non sarebbe stata eliminata, confermo però l’eliminazione del parrucchiere, se è possibile.

La Tatangela viene ripescata e purtroppo anche Albano il Guttalax umano passa il turno ed io scappo al bagno con il terribile presentimento che quest’ultimo possa vincere Sanremo.

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