Si dovrei proprio cominciare a dire FINALMENTE, era un po che non mi capitava di leggere un buon horror italiano e diciamolo pure in Italia non c’è ne sono molti che se la cavano bene con l’horror scritto, qualcuno ci ha anche provato e tranne qualche raro sublime caso come Nerozzi, Arona o il newcomer Mauro Saracino per molti altri il risultato è stato una palla micidiale…
Andrea G. Colombo ha fatto de Il Diacono un’opera epica dove bene e male si fronteggiano nella città eterna per eccellenza, Roma.
Edito per la Gargoyle Books una casa editrice finalmente specializzata nel horror sia come novità che come ristampe, infatti e proprio grazie a loro che libri come L’estate della Paura, Danza Macabra sono stati ristampati, Il Diacono è un romanzo che non te la manda a dire ma ti tiene incollato alle sue pagine con una storia fantastica ed una serie di pugni allo stomaco che lasciano senza fiato, un horror apocalittico come pochi.
Con la tecnica dei molteplici punti di vista dei vari protagonisti ci s’immerge nella storia dall’inizio alla fine in questo horror teologico, si comincia con una moria di esorcisti della chiesa nell’esercizio della loro funzione, i demoni che si trovano a fronteggiare prendono il sopravvento e li eliminano senza pietà., l’Ordine dei Celati è in pericolo, sin dalla loro creazione come guardiani del bene sono stati in 33 ma ora rimasti in pochi, guidati dal colossale Diacono si preparano alla lotta finale, una dea infernale tra i demoni più antichi si sta risvegliando ed è affamata come non mai una cattiva che si ama odiare, il demonio tentatore per eccellenza lei è così, ne ripensamenti ne tentennamenti semplicemente è il male che userà tutti i mezzi possibili e necessari per cercare di vincere, sempre.
Gli esseri umani diventano porte attraverso le quali il male entra e si diffonde in un bagno di sangue e visioni apocalittiche, la lotta tra il bene ed il male è cominciata dopo che c’è stato uno squilibro tra le due forze che permette al male di colpire a fondo.
I due personaggi principali Il diacono e Nadia, la giornalista che si è trovata per caso a Piazza San Pietro durante un attentato al Papa sono estremamente ben delineati, ed e comunque difficile capire da quale parte stare anche perché il confine tra il bene ed il male è sempre estremamente sottile ed una volta che si comincia a capire come i due siano collegati (nel bene e nel male) il libro comincia ad avere il famoso “Effetto Colla” che non riesci più a staccarti dalle pagine.
Un libro che consiglio “passionatamente” a tutti quelli che amano essere spaventati, a quelli che amano i film horror piuttosto movimentati e naturalmente a quelli che non si lasciano spaventare anche perché è veramente un gran bel libro.